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Ipogonadismo

Cos’è l'Ipogonadismo?

Per “ipogonadismo” s’intende una produzione inadeguata di testosterone da parte dei testicoli.

Negli uomini dopo i 40 anni l’ipogonadismo è definito “LOH”– dall’inglese Late Onset Hypogonadism – e riguarda il 6% della popolazione .

Dopo i 40 anni il testosterone diminuisce in media di circa 1% all’anno.

ipogonadismo dott ghidini

L’ipogonadismo può essere:

  • Primitivo, se il testicolo ha una patologia che gli impedisce di produrre testosterone in maniera adeguata,
  • Secondario se il problema è nel circuito (ipotalamo-ipofisi) che regola la produzione del testosterone nel cervello e questo comporta la mancata stimolazione del testicolo a produrre il testosterone

 

Il testosterone è il principale ormone sessuale maschile e viene prodotto dal testicolo. Lo stimolo per la produzione del testosterone origina nel cervello e da qui arriva al testicolo dove viene prodotto e immesso nel sangue. Oltre ad un ruolo importante nel periodo fetale, il testosterone favorisce lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari alla pubertà. Nell’uomo adulto il testosterone garantisce la fertilità e influenza la sfera sessuale, l’energia fisica, lo stato di benessere, i comportamenti affettivi e l’umore.

I livelli del testosterone variano a seconda dell’ora in cui viene eseguito il prelievo, di solito i livelli più elevati si registrano al mattino:
Valore normale: > 350 ng/dl o 12 nmoli/l
Valore limite: 200-350 ng/dl o 7-12 nmoli/l
Ipogonadismo: < 200 ng/dl o 7 nmoli/l

Ci sono malattie sistemiche che possono alterare le concentrazioni del testosterone come il diabete, la cirrosi epatica e l’insufficienza renale.
Alcuni farmaci come steroidi anabolizzanti, estrogeni, antiandrogeni centrali e periferici, e
sostanze stupefacenti (eroina), possono abbassare i livelli del testosterone.

Sfera sessuale: infertilità, riduzione del desiderio sessuale, deficit erettile, riduzione o rallentamento dell’orgasmo
• Sfera fisica: perdita dell’energia, stanchezza, diminuzione della massa muscolare, obesità addominale, diradamento dei peli e della barba, anemia
• Sfera psichica: demotivazione, irritabilità, difficoltà a concentrarsi, ansia e depressione.

Esistono in commercio diverse formulazioni di testosterone:

  • Compresse: sono comode ma poco efficaci poiché l’assorbimento varia da persona a persona e quindi i livelli di ormone nel sangue sono difficili da prevdere.
    Cerotti transdermici: inducono il rilascio del testosterone attraverso la pelle. Si applicano sull’addome, braccia, schiena, oppure cosce. Possono dare irritazioni e sensibilizzazioni della pelle nella zona in cui sono applicati.
    Gel: si applica sul braccio, sulla spalla o sull’addome. L’applicazione va fatta ogni giorno e permette di mantenere una concentrazione costante e fisiologica di testosterone
    Iniezioni intramuscolari: si inietta il testosterone nel muscolo del gluteo; recentemente sono state messe a punto formulazioni “a lunga durata” che consentono iniezioni più distanziate (fino a una ogni 3 mesi) con il ripristino dei livelli fisiologici del testosterone.
    Prima di ricorrere al testosterone occorre una diagnosi medica confermata da esami specifici. In generale, l’andamento della terapia deve essere monitorato dallo specialista che periodicamente può richiedere il dosaggio del testosterone nel sangue, l’ematocrito e l’emoglobina (il testosterone le può fare aumentare), e il PSA.
Prima e durante ogni trattamento a base di testosterone è necessario tenere sotto controllo la prostata utilizzando i metodi convenzionali (esplorazione rettale, PSA ed ecografia apparato urinario). La terapia col testosterone ripristina i livelli normali dell’ormone e come tale espone il paziente ai rischi che “l’essere maschio comporta” cioè l’ipertrofia prostatica benigna e il tumore della prostata. Non è mai stato dimostrato che la terapia sostitutiva (e cioè quella che viene somministrata a coloro cui manca l’ormone) aumenti i rischi di patologia prostatica rispetto a coloro che hanno il testosterone normale.

Seguire sani stili di vita è quanto mai fondamentale nell’ipogonadismo, sia per controllare i sintomi, che per aumentare la risposta della terapia sostitutiva, che per evitare l’insorgenza di altre patologie correlate con l’ipogonadismo

• Alimentazione equilibrata: apporto bilanciato di carboidrati, proteine e grassi; importanza dei micronutrienti come le vitamine e i sali minerali
• Esercizio fisico moderato e costante: consente di non accumulare grasso in eccesso che, oltre a gravare sul lavoro del cuore, è una delle cause più importanti di resistenza all’insulina (e di diabete) e di Sindrome Metabolica.
• Controllo dello stress
• No fumo e No alcol!