dal lunedì al venerdì

segreteria@nicolaghidini.it

Modena | Suzzara | Mantova | Isola d'Elba

Nocturia

Si parla di “nocturia” (o “nicturia”) quando si è costretti ad alzarsi di notte per andare ad urinare, una o più volte. Rappresenta il disturbo più comune tra tutti quelli che interessano il basso tratto urinario. E’ un problema che interessa il 48% degli uomini e il 51% delle donne nella fascia di età compresa tra i 40 e i 60 anni. “Nocturia” va spesso di pari passo con “Insonnia” dal momento che per molti soggetti è difficile riaddormentarsi dopo essersi alzati di notte per urinare, soprattutto quando si è costretti a farlo per molte volte. E’ un disturbo fastidioso quindi, che influenza negativamente la qualità della vita e l’attività lavorativa diurna.

Le cause

E’ spesso difficile risalire alla causa della nocturia, dal momento che diverse condizioni predisponenti possono essere presenti contemporaneamente: il diabete, l’ipertrofia prostatica benigna, patologie primitive della vescica (la cistite, la calcolosi urinaria, la Sindrome della Vescica Iperattiva”), modificazioni della produzione di ADH (un ormone che detta i ritmi della produzione di urina) conseguenti all’invecchiamento, patologie cardiovascolari ecc.
Per approfondire la diagnosi è utile compilare un “Diario Minzionale”, nel quale il paziente riporta in una tabella gli orari in cui fa pipì e la quantità di urina emessa ogni volta. Dall’analisi del diario minzionale si può capire se è presente un’aumentata produzione di urina durante la notte: la Poliuria Notturna rappresenta circa l’80% dei casi di nocturia Si parla di “enuresi notturna” quando invece si hanno perdite involontarie di urina durante il sonno, una condizione tipica dei bambini.

Come trattarla

La terapia è da valutare una volta stabilita la causa prinicipale. Possono essere utilizzati farmaci per l’ipertrofia prostatica benigna (gli alfalitici o gli antimuscarinici), per la Vescica Iperattiva o per il diabete per esempio Quando invece il problema è l’aumentata produzione di urina nella notte può essere utile la terapia con Desmopressina, una sostanza che ha un potente effetto antidiuretico. Anche le modificazioni comportamentali sono importanti e devono sempre accompagnare una terapia medica! A chi soffre di Nocturia va consigliato di ridurre drasticamente l’introduzione dei liquidi a partire dal tardo pomeriggio, evitare di assumere camomilla o tisane alla sera, urinare sempre prima di coricarsi e di evitare di assumere bevande potenzialmente “eccitanti” per la vescica (ad esempio il the e il caffè). A volte è possibile ricorrere a terapia che conciliano il sonno (le benzodiazepine o la melatonina, tra gli altri)