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Incontinenza urinaria

Si definisce “incontinenza urinaria” la perdita involontaria di urina, che si manifesta in tempi e luoghi inappropriati. La prevalenza dell’incontinenza urinaria, condizione che riguarda spesso il genere femminile, varia con l’età, raggiungendo il 12% nella fascia 45 – 65 anni e picchi del 25-28 % dopo i 75 anni.

L'incontinenza urinaria
è così classificata

• Incontinenza urinaria da sforzo (50%)

• Incontinenza urinaria da urgenza (20%)

• Incontinenza urinaria mista (30%)

E’ sostenuta da un difetto anatomico acquisito, come l’ incompetenza dello sfintere (“incontinenza da sforzo da deficit sfinterico) o l’ipermobilità uretrale, a sua volta provocata da un deficit dei tessuti di sostegno dell’uretra stessa. L’incontinenza urinaria da sforzo si manifesta all’aumento della pressione addominale sulla vescica in occasione di uno sforzo fisico (tosse, starnuto, risata, movimenti vari). L’incontinenza urinaria da sforzo presenta diversi fattori di rischio: numero di parti (e per lo più difficoltosi o distocici), pregressa chirurgia vaginale e pelvica (per l’uomo interventi alla prostata e alla vescica), radioterapia, obesità, fumo, menopausa. La perdita involontaria di urina da sforzo è, nei casi più semplici, gestibile con una riabilitazione dei muscoli del pavimento pelvico. Questi esercizi vengono appresi dal paziente nel corso di sedute ambulatoriali con il fisioterapista e poi eseguiti autonomamente a domicilio. Nei casi più complessi si ricorre ad interventi chirurgici mini-invasivi per via vaginale, come il posizionamento di reti di sostegno (le “sling”) al di sotto dell’uretra. Queste procedure hanno una percentuale di successo elevatissima, oltre il 90% dei casi, e richiedono un breve ricovero (mediamente due giorni)
Si manifesta in corso di iperattività vescicale, quando si verifica una forte contrazione del muscolo della vescica, il detrusore, che non è controllabile volontariamente. La “ sindrome della Vescica iperattiva” è caratterizzata dalla presenza di urgenza minzionale, aumento della frequenza minzionale, con o senza incontinenza urinaria. L’incontinenza urinaria da urgenza e la Vescica Iperattiva possono essere sostenute principalmente da infezioni o tumori delle basse vie urinarie, ma sono frequenti anche nei pazienti con malattie neurologiche (M di Parkinson, Sclerosi Multipla, Alzheimer per esempio) oppure rappresentano una condizione funzionale isolate e quindi senza cause dimostrabili Questa forma di incontinenza è gestibile, a vario grado, con farmaci che possono essere assunti per bocca (gli “antimuscarinici”) o iniettati nel muscolo della vescica nei casi più gravi (la tossina botulinica)
Nell’incontinenza urinaria mista coesistono segni e sintomi di incontinenza da urgenza e da sforzo. L’incontinenza Urinaria non minaccia la vita, ma può colpire molto duramente la Qualità della Vita. E’ questo il principale motivo per cui è auspicabile sottoporsi a visita urologica. Per risolvere o quantomeno migliorare l’incontinenza a volte è sufficiente modificare stili di vita errati o intraprendere un programma di riabilitazione funzionale del pavimento pelvico con un fisioterapista dedicato. L’urologo, a seconda delle situazioni può richiedere accertamenti come semplici, come l’esame delle urine, un’ecografia dell’apparato urinario o l’esame urodinamico. L’incontinenza urinaria non è un problema esclusivo delle donne. Gli uomini, soprattutto dopo interventi chirurgici come l’asportazione della prostata o della vescica per tumore possono sviluppare questa fastidiosa condizione. La rieducazione del pavimento pelvico e la chirurgia sono rimedi efficaci anche per il genere maschile